Consap, Giacomoni rilancia il Fondo per lo studio: “Puntiamo a 200mila borse agli studenti”

ROMA – Non solo il sostegno alle vittime della strada e ai loro familiari, che pure è l’attività primaria di Consap con 50mila indennizzi evasi nel 2024 e 278 milioni di euro erogati (10 miliardi da quando è stato istituito il fondo nel 1971), o alle vittime di mafia e reati violenti, altro pilastro della Concessionaria dei servizi assicurativi, con 648 persone assistite in questo ambito lo scorso anno e 28 milioni erogati. “Consap copre 30 attività”, ha detto il presidente Sestino Giacomoni durante la prima relazione annuale dell’ente, ospitata a Montecitorio. L’ex parlamentare ha organizzato l’incontro per presentare i risultati del lavoro della concessionaria insieme all’amministratore delegato, gli auguri del presidente della Camera Lorenzo Fontana e l’intervento conclusivo del ministro degli Esteri Tajani.

Il Fondo casa per le famiglie

Oltre ai due pilastri del lavoro di Consap, Giacomoni ha sottolineato l’impegno in altri settori, soprattutto il Fondo per i giovani e il sostegno allo studio e quello alle famiglie nell’acquisto alla prima casa. Ha ringraziato la premier Giorgia Meloni, intervenuta con una lettera, per aver rifinanziato con un piano triennale il Fondo dotato di 670 milioni fino al 2027. “Nel 2024 sono stati garantiti 72.284 mutui di cui oltre il 75% agli under 36”. Un intervento che porta il totale dall’avvio della sua operatività a 500mila (350mila agli under 36).

Il rilancio del Fondo studio

Giacomoni ha posto l’accento su un’altra attività di sostegno ai giovani, quella per il Fondo per l’accesso al credito per studenti meritevoli. “La misura introdotta nel 2010 non ha funzionato – ha ricordato il presidente Consap – dall’inizio della attività a oggi sono state attivate meno di 2.500 garanzie con il Fondo studio”. La concessionaria ora però conta di rilanciare il progetto grazie al piano di semplificazione della procedura e introduzione della garanzia di ultima istanza dello Stato.

Fondo studio, fino a 70mila euro per chi studia all’estero

“È stato alzato il finanziamento concedibile agli studenti e aumentata la tipologia di istituti di formazione annoverati – ha spiegato – oltre alla digitalizzazione della richiesta che consente di gestire tutto online con lo Spid e recarsi in banca una sola volta a perfezionare il prestito”. Il Mef sta valutando ora un decreto interministeriale che prevede “un raddoppio del finanziamento che uno studente può ottenere nell’arco di 5 anni, da 25 a 50 mila euro, che possono arrivare fino a 70mila per chi studia all’estero”. Giacomoni spiega che il prestito d’onore in Italia non è molto utilizzato, anche per una certa resistenza culturale. Ma se ipotizzassimo un ricorso a questo strumento pari almeno a quello della Germania – 12% – “su circa 1,9 milioni di studenti potremmo dare la possibilità a oltre 220 mila giovani meritevoli di continuare a studiare laureandosi e facendo master e corsi”.

La proposta sulle polizze catastrofali

Giacomoni ricorda come nel 2023 vi siano stati danni ambientali in Italia per 6 miliardi di euro. Il nostro Paese è tra i più colpiti dalle catastrofi naturali, per questo secondo il presidente Consap bisogna intervenire per incentivare la copertura assicurativa anche contro questa tipologia di sinistri.

Giacomoni propone di “estendere l’assicurazione per le calamità, oltre che alle abitazioni che hanno utilizzato il superbonus, anche a quelle che usufruiscono della garanzia statale per il mutuo prima casa, a tutti gli immobili che hanno beneficiato di qualche forma di aiuto da parte dello Stato”. Una copertura obbligatoria che si andrebbe ad aggiungere a quella di scoppio e incendio. Oltre a questo, prevedere la detrazione al 50 per cento.